29 dicembre 2005

Cronache dal Paese di Sfiga

Questa mattina la Cla si è svegliata controvoglia, come al solito, e subito è stata catapultata nel Paese di Sfiga: il radiogiornale ha dato inizio alla sua giornata con la notizia che nevica in tutto il nord Italia...tranne che a Torino e sulle montagne Olimpiche. Qui splende il sole!
Arrivata in ufficio ha avuto la conferma che il suo pc era inagibile: internet non va, forse un virus (n.b. la Cla è stata assente dall'ufficio per tre settimane prima di Natale, durante questo periodo altre persone si sono connesse al suo pc evidentemente senza attivare l'antivirus...).
La Cla deve però lavorare, perchè entro fine gennaio deve consegnare un lavoro piuttosto grosso e difficile. Allora, tra sgami vari, riesce ad utilizzare il pc della sua collega più fortunata che sta facendo le ferie in Marocco, o giù di lì, controlla la posta e scopre con somma gioia che per il lavoro piuttosto grosso e difficile che deve consegnare entro fine gennaio non le hanno dato le istruzioni corrette, e questo significa che probabilmente non lo riuscirà ad iniziare prima del 9 gennaio...e di certo non lo potrà finire entro la fine del mese. Ovviamente il responsabile del lavoro grosso è difficile è irreperibile: in riunione tutta la mattina, poi dal pomeriggio in ferie fino a dopo la Befana.
Sempre più depressa la Cla decide di andare a prendersi un caffè: scende nel dipartimento di elettronica, dove hanno messo una macchinetta nuova fiammante, inserisce le monetine, preme il tasto ed attende. Scende il bicchiere, ma rimane desolatamente vuoto. I soldi sono andati, il caffè non c'è.
Si sposta alla macchinetta nel corridoio, controlla se il caffè c'è schiacciando prima il : c'è. Inserisce le monete, : scende il bicchiere, questa volta con zucchero e palettina per mescolarlo. Stop. Fine. Niente caffè. Depressione.
Ultima news fresca fresca per concludere la saga (che poi la giornata è ancora lunga e chissà cosa l'aspetta ancora): a Capodanno si mangerà carne di cavallo...

27 dicembre 2005

Specchio specchio delle mie brame, chi è la più trendy del reame?

Questa sera dopo il cinema nel multisala del centro commerciale sotto casa (quelli che danno i soldi ai ricchi, mentre invece gli altri cinema danno da mangiare ai poveri e agli onesti!) ho fatto un giro post-Natale e pre-saldi per negozi.
Osservando con attenzione le vetrine appare chiaro come i capi più costosi siano, paradossalmente, quelli fatti con meno materiale! Che so, le mini gonne, quelle proprio mini, costano più di quelle che arrivano fino alla caviglia; le sciarpe costano come i maglioni; i sandali fescion brillantini&tacchiaspillo da mettere senza collant, ma rigorosamente d’inverno quasi quasi valgono come un paio di stivali.
Mi chiedo, ad esempio, chi decida di comprarsi una camicia di raso rosso senza stoffa sulla schiena, tenuta su soltanto da un laccetto sexy che parte dal bordo inferiore e sale fino ad altezza spalle: un capo di questo genere è ovviamente indossabile soltanto al cenone di capodanno, non lo potrai riciclare per andare in discoteca il sabato sera, perché fa obiettivamente troppo caldo per ballare con una camicia, che oltretutto sfa pure poco chic se si pezza sotto l'ascella (e il raso non aiuta certo la traspirazione!).
Non la puoi mettere nelle serate estive, perché la schiena sta al fresco, ma non tutto il resto del busto.
D’inverno nemmeno a parlarne, che non ci puoi mettere sotto la canottiera e se ci infili sopra un maglione, anche se d’alpaca comprato al commercio equo&solidale, gli spifferi ti entrano lo stesso e per una serata in cui non volevi sentirti colpevole per aver fatto quell’acquisto azzardato, cercando di convincerti che in fondo si tratta di una camicia molto casual, da mettere tutti i giorni, ecco, per questa furbata starai incriccata in casa per un paio di settimane, sentendoti meno mobile di una barbie!
Un libro che proprio vorrei leggere è: I love shopping, di Sophie Kinsella, non si sa mai che mi dia qualche spunto furbo (se non altro trovo che il disegno in copertina sia piuttosto trendy)!

22 dicembre 2005

Avvenimenti noir nella periferia cittadina

Erano i giorni che precedevano il Natale, la Cla era a casa, trambusto in cucina prima di cena, urla semi isteriche. O no? Forse le aveva solo dentro, nel petto, ma talmente furibonde che sembrava proprio che il rumore si dovesse propagare per tutto il palazzo, correre per le scale, sgattaiolare fuori dalle fessure delle finestre. Insostenibile questa sensazione, netta la conclusione:
"A casa mia ci saranno SOLTANTO due pentolini, due padelle ed appena un paio di teglie in più, in modo da averne uno per pranzo e uno per cena!".

Il trambusto cessa, ma cosa accadrà appena qualche incauto ed ignaro passante aprirà la credenza?

16 dicembre 2005

Meditazioni di questa mattina

Perchè...

La sveglia muggisce sempre troppo presto?
Il caffè è sempre troppo freddo o troppo poco?
Le parole da ascoltare sono sempre troppe?
Se fa bello e decido di prendere la bici poi piove
e se fa brutto e decido di andare in pullman poi viene il sole, e il pullman è sempre strapieno?
Riesco sempre ad avere almeno un quarto d'ora di ritardo?

Perchè altrimenti non sarebbe mattina, magari sarebbe pomeriggio, o sera, ma non potrebbe essere mattina in nessun caso, senza la congiuntura di queste situazioni!

Non ora, non ancora

Voglio essere qui, voglio essere te
perchè essere con te non basta.
Innamorarmi, perdermi
e poi ritrovarmi, per amarti:
accettarti, se non capirti.
Allora sarò me stessa,
con te.

15 dicembre 2005

Saggezza popolare tedesca

I tedeschi sono saggi, molto saggi, sarà per la storia antica che li circonda, per quella storia profumata di vichinghi e di selvaggina. Penso sia un mio quasi dovere quello di riportare alcune Redewendungen significative, che permettano all'umanità intera di non pensare al popolo crucco soltanto come portatore di discriminazioni razziali!
  • Wer trinkt allein ist ein Schwein (vea trinct allain ist ain schvain), chi beve da solo è un maiale

Da questa prima breve frase traiamo la conclusione che il popolo tedesco è un popolo molto unito e solidale: non bere da solo, bevi in compagnia!! In fondo anche noi diciamo similmente: Chi non beve in compagnia, o è un ladro, o è una spia (...!).

  • Alles hat eine Ende, nur die Wurst hat zwei (alles at aine ende, nua di vurst at zvai), tutto ha una fine, solo il wurstel ne ha due

Frase piuttosto significativa, può a tutta prima suonare sciocca, quindi non si dica che i tedeschi non sono simpatici (come humor siamo ai livelli degli inglesi e dei preti!). Effettivamente, a parte l'immagine ridicola del wurstel, wiusrtel, wiustel, a seconda di come lo vogliamo pronunciare, ha un suo significato. Ed allora non ci crucciamo quando qualcosa finisce....a meno che non sia una salsiccia di maiale!

  • Einmal ist keinmal (ainmal ist cainmal), una volta sola non conta nulla

Questa frase decisamente mi coinvolge, la sento mia e mi consola in un sacco di situazioni! Me la ripeto spesso, dopo aver fatto una cazzata, mentre mi ripropongo di fare qualcosa di buono e bello ogni altra volta, per non correre il rischio che ciò che ho fatto sia cainmal!

Aggiungo per oggi soltanto due nomi, perchè sappiamo che i tedeschi sono da sempre grandi musicisti e la musica è poesia, per cui come si fa a dire che la loro non sia una lingua dolce e melodiosa?

Pensate al bel nome Erica che a noi ricorda una pianta fiorita e profumata, il popolo germanico chiama le sue donne addirittura Heidekraut (aidecraut), dove i crauti sono le "erbe", che però a noi immancabilmente fanno affiorare alla mente l'immagine del cavolo sott'aceto!

E pensate a come si sentono gli abitanti di Schweinfurt (schvainfurt), il Forte dei maiali...

Meditazioni di ieri sera

Io da grande

Come farò quando sarò grande a non avere più i pantaloni che strisciano per terra,
a non avere gli occhiali colorati,
a non farmi le trecce?

Ogni tanto ci penso.
E penso che non sarò mai grande


Le scandale

E' bello dare scandalo, sentirsi bohemiene (so che ci va un accento da qualche parte, in questa parola!)!
Passeggiare sotto i portici di Via Roma con una bottiglia di birra in mano e le signore "per bene" che ti guardano male.
Fare un rutto e scrivere queste parole su un pezzo di carta; scoprirmi estasiata in Piazza San Carlo parzialmente riaperta, sotto una luna nebbiosa e un lampione stile Ottocento

14 dicembre 2005

Commento

Portami con te
anche se questa nave non dovesse mai raggiungere il porto,
anche se non dovesse mai salpare.
Portami nella tasca della giacca, insieme ai tuoi sogni
e alle parole!

(Per non dire che scrivo prima di informare di averlo fatto!!)

Simbolo di Stato

Oggi la pausa pranzo mi permette di dedicare qualche minuto in più al mio blogghino e così mi sento di mettere una cattiva parola su uno degli status symbol della Torino d'oggi: il cane!

Inizialmente il cane era il fedele compagno delle vecchiette che, rimaste vedove, sentivano ancora lo spirito materno farsi largo tra le necessità psicofisiche. Era il sogno dei bambini, che adorano i cuccioli, forse per un innato senso di potere su di loro ("C'è un esserino più piccolo di me!", pensa il bimbo monello che vuole sentirsi grande, come i grandi nei suoi confronti). Era il guardiano delle villette in collina.
Oggi il panorama è decisamente cambiato, di cani se ne vedono ovunque e di tutte le dimensioni, tant'è che viene da chiedersi come possano vivere le povere bestiole di taglia XL all'interno dei nostri appartamenti sempre più piccoli e stipati di mobili ed accessori.
Il cane, fedele amico dell'uomo: "C'è un esserino che dipende completamente da me e che quindi mi è fedele, più di un uomo - bastardo, l'uomo! -", pensa l'adulto modello che ha bisogno di non sentirsi solo, ma forse non si rende conto che se è deluso dal suo simile è perchè anche lui stesso è in grado di deludere, e che se il suo cane non gli urla in faccia il fastidio ed il disagio che prova a vivere in un appartamento, questo non significa che non lo pensi...provate a portarlo dallo psicologo degli animali!
Il cane, che ha poche necessità (talmente poche che a volte ce le si dimantica, o si finge di farlo): puoi portarlo ad espellere le sue feci e a marcare il territorio di caccia nell'aiuola della pista ciclabile a 10 metri da casa tua, tenendolo al guinzaglio, come dice la legge.
Uomo, se obbligassi tua moglie a fare shopping su internet, invece di lasciarle il piacere di provare i vestiti di ogni modello e colore, la gioia di entrare ed uscire dai negozi, il brivido di sentire il rumore della carta di credito che sfrega nella fessura del bancomat, lei ti lascerebbe.
Donna, se obbligassi tua figlia adolescente a fare aerobica con le videocassette di Jane Fonda in TV, invece di iscriverla con la sua amica del cuore in palestra, lei ti odierebbe, e tu forse non sapresti il perchè.
Il tuo cane, invece, ti aspetta felice e scodinzola, ogni volta che l'ora d'aria si avvicina: ma a volte l'ora dura soltanto pochi minuti, perchè hai un sacco di altri impegni!

Una volta un mio amico che sta studiando da prete disse una frase significativa: "Secondo me Dio vede gli uomini sulla terra che raccolgono le cacche dei loro cani e ride!".


Io lo spero!

Anonimato: ecco perchè!

Magra consolazione

Il mio blog non si trova nella ricerca su Google perchè:
1. scarsa accessibilità
2. scarsa accessibilità
3. scarsa accessibilità
4. scarsa accessibilità
5. scarsa accessibilità
6. scarsa accessibilità
7. scarsa accessibilità
8. scarsa accessibilità
9. scarsa accessibilità
10.scarsa accessibilità

Dubbio: avere una maggior coscienza di un problema o dei propri limiti aiuta a far sì che la situazione migliori?

Termini utili: accessibilità, usability, spider, browser

Ma allora qualcosa sto imparando!!

12 dicembre 2005

Storie di gente "affamata"

"Se riuscirai a mandare questo sms a dodici persone in un ora nel 2006ti cadrà ai piedi chi nel 2005hai amato non spezzare la catena o gli farai pena"

Questo è lo scenario agghiacciante che mi si è presentato davanti quando ho aperto il messaggino. Erano le 22.15 di sabato sera, mi aspettavo altri messaggi, altre iniziative, ed invece qualcuno di buon cuore ha pensato a me, ha cercato di aiutarmi...ed io ho sprecato forse l'occasione della mia vita!!

Colgo l'occasione per ringraziare Mr. Vodafone, che ogni Natale ci "regala" la Christmas Card. Con questa sua iniziativa contribuisce ad intasarci anche la memoria della sim (oltre alle mail di questo tipo che intasano le caselle di posta).

Ringrazio la mia amica che mi ha mandato questo sms, visto che mi aveva telefonato venerdì pomeriggio per chiacchierare e sapere come stavo (dopo un precedente exploit a mio avviso poco carino...) e che, invece di richiamarmi sabato, he pensato di incoraggiarmi in questo modo!

Ringrazio anche i miei genitori e tutti quelli che hanno creduto in me, perchè in fondo questi ringraziamenti si fanno sempre!

E mi scuso con Mr. Vodafone per non aver aumentato i suoi introiti, non avendo acquistato la Christmas Card, nè avendo mandato a 12 persone il sopra citato sms!

(Però queste cose mi fanno sempre un po' sorridere, ragionare sul come sia possibile che persone adulte, colte ed intelligenti credano a certe cose o perdano il proprio tempo per inoltrare cose in cui non credono...i misteri dell'universo sono proprio infiniti!!)

Storie di gente affamata

L'una meno 10, la fame mi divora lo stomaco dal di dentro, mi contorce. La pressione sanguigna deve essere ad uno dei suoi picchi negativi storici.
Ora per La Cla html ha solo queste specifiche.

Si va in pausa!
La Cla e Simo trottano nell'ambiente cucina bruciando il terreno agli altri concorrenti, arrivano per prime al traguardo dei sacchetti di cibo, sacchetti di plastica bianchi, ricolmi e traboccanti di panini semidolci e di tranci di pizza.
Le mani tremano, le fronti sudano, la salivazione aumenta eccessivamente, lo stomaco si automangia: "Simo, panini con le melanzane!!"
Trionfo, esultanza: la verdura fa la sua comparsa, inaspettatamente!
Presto agguantiamo un panino a testa con le succulente melanzane, lo scartiamo, lo addentiamo, quando un losco figuro si avvicina al tavolo ed inizia a rovistare perplesso tra i panini ripieni di cadaveri di animali...è il compagno vegetariano, che cerca i suoi panini alle verdure...
Azz!
"Ehm... (imbarazzo)...forse erano i vostri...gnn gnn...se non ti fa schifo che li abbiamo morsicati...", diciamo porgendogli timidamente il maltolto.
Ed eccoci a mangiare un panino al prosciutto semiavariato, un trancio di pizza unto ed adiposo e poi un secondo panino per togliere quel vago senso di insoddisfazione provocato dal pasto a base di panini e pizza che sappiamo si protrarrà ancora per due settimane...

10 dicembre 2005

Due sogni e una realtà

Volevo scrivere del sogno della notte scorsa, di un'inquietante scoiattola nana che, dopo aver partorito una decina di scoiattolini nani ha deciso di suicidarsi buttandosi come impazzita dalla finestra, perchè la gabbia in cui l'avevo messa (una signora gabbia a due piani, che se avessi io una casa di quel genere non avrei bisogno d'altro per vivere) aveva la sbarre troppo larghe per le sue esigue dimensioni, quindi riusciva a saltellare fuori.
Poi ho pensato che, già che c'ero, potevo scrivere anche di quell'altro sogono che ho fatto qualche settimana fa, e che è stato presago di avvenimenti successi davvero: la casa di Alassio raggiunta da un'onda enorme, fin sul balcone, e noi che ci rintanavamo dentro e c'era pure qualcuno che mi baciava, ma io sapevo che quell'onda non era un segno positivo.
Ma alla fine mi sono messa a leggere quel blog, e non sono andata in piscina, e non ho ancora fatto la torta per domani e nemmeno ho finito di disegnare l'albero delle B.A., perchè mi ha presa tanto e troppo.
E tutta la sorpresa rimane e cresce;
e il brindisi al kitch e alla verità risuonano nelle orecchie;
e il fumo rosso che si mischiava alla nebbia vera di Torino mi raggela ancora i piedi (o sarà piuttosto che mia sorella è uscita sul balcone lasciando la porta aperta?).
E così scopro che è bello essere sorpresi e sapersi far sorprendere:
noi ormai troppo abituati alle emozioni preconfezionate, quelle che ci descrivono i romanzieri o le amiche;
quelle che puoi comprare al supermercato, dove tutte le facce che incontri ti sembrano uguali e pensi che davvero un acquisto valga l'altro e che acquisti quello di cui hai bisogno proprio quando ti serve.
Ma non è così, almeno credo!

06 dicembre 2005

Spiegatemi il peccato originale

Per scontare il peccato originale agli uomini è stato inserito in mezzo alla trachea un gozzo sporgente; invece le donne devono combattere con ben peggiori realtà:
1. le visite dal ginecologo
2. gli sbalzi ormonali
3. gli spogliatoi della piscina Sisport al primo piano, mentre quelli degli uomini sono al piano terra
4. le scorte di adipe che non sono mai al posto giusto
5. la ceretta
6. il fatto che nel Dipartimento di Informtica del Poli ci sia un bagno per donne+disabili con un unico wc, mentre in quello per soli uomini ci sono 2 wc e i due bagni distano circa 50 passi l'uno dall'altro, ma sempre ci sono delle persone di sesso (presunto) maschile che escono ed entrano dal bagno delle signore
7. la lista potrebbe continuare ed allungarsi, ma non voglio essere definita acida!! hehe!!

05 dicembre 2005

Amore: istruzioni per l'uso

L'amore non s'inventa,
non nasce dalle belle parole.
L'amore si vive e si prova
da lui nascono le parole, talvolta.
L'amore non s'inventa e non può svanire
non è un sogno che scompare al mattino.
L'amore non è una bella frase scritta,
ma una pietra focaia che accende occhi e cuore.
Non è mai un modo di essere, l'amore,
un comportamento razionale:
l'amore è perdersi, aspettare, desiderare
l'amore! L'amore non si lascia raccontare,
ma se lo cerchi tornerà
e la magia piu' bella è che ogni volta
è cresciuto di un po'. Se lo cerchi.



Non basta pianificare di amare, per amare:
bisogna sempre accendere
l'interruttore del cuore.
Ma se la spina non è inserita
il risultato sarà solo una gran perdita di tempo!

04 dicembre 2005

I love shopping

La mia necessità compulsiva di fare shopping (e di toccare tutti gli oggetti che recano la scritta NON TOCCARE) non è gestibile! Ogni volta che mi reco in un luogo nefasto in cui siano presenti dei negozi mi ritrovo a comprare qualcosa. Questo pomeriggio sono andata in centro, ingenuamente ho finto di non sospettare che, essendo ormai dicembre, i negozi sono aperti, quindi, con la scusa di fare due passi e quattro chiacchiere ho portato Veru a fare un giro ed è stato l'inizio della fine! Fortunatamente sono cosciente della spesa che ho fatto per i biglietti per capodanno che non userò, questo è stato dunque il mio unico freno inibitore alle spese selvagge, ma sono comunque tornata a casa con alcune prede calde e fumanti: un fantastico cubo di plastica che, dotato di pile, cambia colore, dal rosa al blu al verde al violetto. E' una kitchata di prima categoria, ed erano un po' di anni che facevo il filo ad un parallelepipedo simile, ma decisamente più costoso, quindi mi sono accontentata di questo surrogato, che allieterà le mie notti...anzi, vado subito a prendere le batterie e me lo posiziono accanto! Il secondo acquisto, a cui aspiravo già da qualche tempo, sono stati un paio di collant turchesi, che la commessa quasi non voleva vendermi, perchè non erano coprenti...forse sospettava che non mi depilo le gambe? Io li ho comprati nonostante la sua reticenza (e notare che non sono entrata nel negozio chiedendole dei collant coprenti, ma soltanto dei collant turchesi)! Il terzo ed ultimo acquisto è stato un libro, e certo il pomeriggio non sarebbe stato soddisfacente senza una capatina in libreria. Si intitola "La principessa che credeva nelle favole", di Marcia Grad, ho letto il primo capitolo e sono già sicura che finirà tra i miei libri preferiti, sulla mensola sopra il letto.
Una nota importante, però, va ad un altro oggettino che ho visto nella libreria: un cestinetto in vimini contenente dei pacchetti di fazzoletti di carta con vistosi colori e decorazioni natalizi. Nel cestino era presente anche un cartello che recava la scritta: FAZZOLETTI NATALIZI. Giusto nel caso qualcuno nutrisse dei dubbi a riguardo!
Ora mi rintanerò a leggere il mio libro allietata dalla soffusa luce del cubo plasticoso. Buona domenica sera a tutto l'universo (anche a quella parte in cui sta spuntando l'alba!)!!

Frustrazione da week end

La mia settimana media prevede di stare a casa il tempo di dormire e, ogni tanto, di cenare di corsa. Quello che invece non sono ancora riuscita a spiegarmi è come sia possibile dover poi passare il sabato a mettere in ordine!! Se non sono mai a casa teoricamente non dovrei avere modo di disordinare la stanza, quindi suppongo che ci siano dei folletti dispettosi che si intrufolano nell'armadio dei vestiti e ne buttano un po' in giro; poi prendono libri e quaderni e li aprono sulla scrivania; infine aprono i cassetti di Mary Poppins e ne estraggono oggetti inutili a caso e li spargono per creare un po' di coreografia...
A' folletti, ma fatevi un po' i fatti vostri, che poi sono io a dover mettere sempre tutto a posto!!!