31 gennaio 2006

Ai blocchi di partenza...

Oggi è tornato a splendere il sole.
Ho gli occhi che mi sembrano storti, a furia di stare davanti al PC
.
Però sogno. Prima ero in bagno, immagine forse poco romantica, ma spesso la mia vescichetta in formato mignon mi serve anche un po' da svago: esco, faccio un giro, vedo gente, sento freddo. Ero in bagno, con le mani sotto il fon asciugamani, e pensavo che i sogni bisogna proprio inseguirli!


Ho voglia di prendere un treno per Chissàdove e scendere alla stazione di Unluogoqualsiasi: da lì infilarmi per le stradine contorte del paese, respirare l'odore sconosciuto in negozi stranieri, sentire il freddo estraneo, che poi è uguale a quello che si conosce, ma sembra più freddo, o meno freddo.
Ho voglia di guardare facce che non conosco, soffermarmi ad osservarle; entrare in una chiesa magari spoglia e vedere cosa nasconde; voglio sentirmi estranea, poter vagare senza una meta, senza obiettivi, ma con un quaderno pieno di pagine bianche e una macchina fotografica.
Vorrei avere le mani sensibili di un pittore, la mente libera di un poeta, l'istinto selvatico di una lince.
Ho voglia di indossare le scarpe comode, lasciarmi alle spalle la quotidianità, anche se amo la mia quotidianità, e passare le ore a camminare, cercare con lo sguardo tutto quello che passa inosservato; voglio leggere mille libri, scrivere mille parole, cucinare torte.
Vivere in una serra piena di fiori e alberi di limoni, dormire sotto le stelle, anzi, non dormire: guardarle, capirle, esserle.
E io che sono piena, stracolma, di sogni dovrei rinunciare?
Ho provato a fingere che non ce ne fossero più, che mi avessero abbandonata, ma in realtà non è così, perchè quando ti nuotano nelle vene, sospinti dalla dolce corrente del tuo sangue caldo, quando ti lambiscono il cervello ad ogni sorso d'aria che respiri, quando ti fanno muovere rapidi i polpastrelli sulla tastiera, allora sai che non potresti farne a meno, mai!


Allora parto e con me porto un dizionario per trovare le parole nascoste in ciò che vedo; le matite colorate per ridimensionare tutto a misura della Cla; e una boccetta di profumo, un profumo nuovo, che non ho anocra mai usato, e che mi ricorderà per sempre questa esperienza che sta per cominciare!

25 gennaio 2006

Unethical dealings?

Sicuramente esiste un'etica dei blogger e dei blog, io però non la conosco, quindi mi ritrovo ad agire in modo forse un po' politically incorrect. E' che l'altro giorno mi è successo di imbattermi in un post e di voler lasciare un commento...ma ahimè il post era vecchio, e siccome quello che avevo da dire mi sembrava molto intelligente, pensavo in uno spreco di idee: magari nessuno, nè tanto meno l'autore, l'avrebbe letto! E poi non si sa perchè da un po' di tempo a questa parte il mio pc, o nonsisabenechiperesso, ha deciso che non mi vuole più aprire le finestrelle dei commenti (quindi nemmeno volendo avrei potuto postare!).
Così mi ritrovo qui, con il mio pranzo a base di panino al salame (perchè ho un sacco da lavorare e non mi voglio distrarre, oggi!! ;) ) a citare il suddetto post e a lasciare la mia impronta sull'argomento.

Se posso citare le parole precise precise...(lo faccio, deciso)

Ciò che più mi fa incazzare è però il divieto di fumare in tabaccheria.[...] Eh no! Cazzo, me le vendi le Marlboro?[...] Allora adesso mi fai stare al tavolo e mi dài un cavolo di posacenere! http://spad.splinder.com/archive/2006-01 (T'abacco tutta)

Ed ora il mio tanto sospirato commento:

Be', ma mica ti fanno trombare in farmacia, solo perchè ti vendono i preservativi??!!

20 gennaio 2006

Piccole soddisfazioni

Essere citati in un blog è sempre bello, non importa se l'intento sia positivo o negativo, se sia comprensibile o mediamente oscuro: ci fa rendere conto che esistiamo!!
dumukku.blogspot.com
Grazie! ;)

19 gennaio 2006

La notte dopo i bagordi

Che figata il BedandBreakfast!Dai, andiamo a cercarne uno per questa notte!!
E' l'1 gennaio 2006 (è sempre bello scrivere la data del primo giorno dell'anno nuovo, anche se lo fai in ritardo perchè il super lavoro del post precedente non ti ha lasciato nemmeno il tempo di aggiornare il tuo blog!), La Cla e Ki viaggiano alla ricerca di cartelli semi nascosti nell'oscurità che indichino la presenza di un BedandBreakfast: la Liguria è sempre affascinante, l'acquolina per la focaccia di Recco che li aspetta a breve mette serenità, "te lo giuro, l'ho visto il cartello...o forse mi sono sbagliata?". Finalmente si inizia a salire, ma si sale anche troppo, fin sù, in cima ad una collina e poi giù, via, senza frenare!! Be', forse proprio senza frenare no!
Primo BedandBreakfast trovato, luci accese, un cartello con freccia che indica dove si deve salire per suonare. Suonano. Nessuna risposta. Eppure ci sono delle luci accese. Risuonano. Nessuna risposta. Forse c'è una telecamera, li hanno visti, hanno ritenuto che siano minorenni e non vanno ad aprire. Dopo aver pensato di disturbare una famigliola che cenava allegramente nella casa adiacente decidono di andarsene.
Finalmente trovano la Taverna Degli Ulivi, "guarda, di sicuro si deve salire lì sopra!!".
Il cielo è nero, le stelle innumerevoli risplendono ed anche il freddo non sembra più così freddo.
La Cla e Ki salgono una scalinata appena illuminata ed il luogo che si spalanca davanti ai loro occhi è fantastico: alberi, pergolati, porticine e sopra sempre le stelle! C'è anche una finestra illuminata.
Il primo passo dopo l'esplorazione e le esclamazioni del tipo "voglio restare qui questa notte, mi piace!", è quello di far dindondare una campanella che penzola fuori dal locale cucina: una cucina carina, con porta a vetri che dà sul cortile, dentro un tavolino apparecchiato, piccola, semplice.
Nessuna risposta, ma la campanella è troppo invitante, quindi si prova una seconda volta. Nulla.
Salgono la scala che porta alla porta. Campanello di casa, della casa con la finestra illuminata. Driiiiin. Nulla. Driiiin, nulla.
Di fronte, sullo stesso pianerottolo, un ingresso stile albergo con due poltroncine in velluto verde, un tavolo basso in legno, una scala a chiocciola che sale nell'ignoto. Driiiin. Nulla. Driiiiin, nulla.
La Cla temeraria prova ad imprimere una leggera pressione sulla maniglia della porta che sembra l'ingresso del BedandBreakfast: è aperta!!
E dentro fa caldo!
"Al limite prendiamo i sacchi a pelo e dormiamo qui...", ma dentro c'è molto di più: accanto ad un vaso di terracotta con fiori secchi dentro ci sono degli invitanti biglietti da visita del BedandBreakfast con tanto di numeri di telefono! Due, tre, non ricorda, ma sicuramente porteranno a qualcosa di buono.
La Cla compone il primo numero, poi passa il telefono a Ki: sentono un telefono che squilla dentro la casa con la luce accesa, ma nessuno risponde. Provano col secondo numero, stessa scena. Allora forse i numeri erano tre, fatto sta che ad un certo punto una voce maschile risponde: "mi spiace che siete saliti fin qui, è tutto occupato".
Peccato...sarà per il prossimo anno.
Ma intanto la focaccia ci aspetta!!