31 marzo 2006

Tra cartoon e realtà

Cari amici, quest'oggi sono stata invitata alla vostra conferenza-dibattito su alcuni temi centrali nella nostra società occidentale contemporanea. Non mi dilungherò in prologhi infiniti, che producono calo generale d'attenzione, ma andrò subito a toccare il tema nodale del mio intervento.
Come ben sapete sono ritenuta un'esperta in campo di ricerca scientifica (lo si vede già dal mio contratto lavorativo, ndr), ed oggi vorrei esporvi le mie scoperte riguardo alla vicenda accaduta ad un'onesta famiglia americana, composta da madre e padre, entrambi con un'invalidità riconosciuta del 50% (sono infatti costituiti soltanto da un paio di gambe ciascuno!) e due figli.
I genitori, non potendo (strano, poichè la parte del corpo che hanno è proprio quella contenente l'apparato genitale), o forse non volendo (eventuale che pare la più probabile: forse non volevano rischiare di tramandare la propria invalidità alla progenie) avere figli naturali, devono essersi rivolti ad un centro specializzato in adozioni e, dopo aver sfogliato accuratamente il catalogo, hanno scelto un maschietto ed una femminuccia.
Fortunatamente in America le procedure per adottare un bambino sono più snelle, e forse qui in Italia non sarebbe nemmeno stato possibile affidare un bambino a due genitori composti soltanto da metà corpo.
Dicevo fortunatamente in America la brocrazia è più breve che da noi, e per frotuna, altrimenti, appena pochi anni dopo, entrambi i due bimbi sarebbero stati allontanati da tutti gli altri genitori in cerca di figli. Sarebbero stati dei reietti, come si è visto essere effettivamente successo ad altri nelle loro stesse condizioni.
Ebbene, sveliamo il mistero su questi due bimbi fortunati ed insieme sfortunati, che voglio portare come baluardo di una società progredita e priva di pregiudizi: si tratta di Mucca e Pollo, oggi discriminati per le malattie da cui sono affetti: la Mucca Pazza e l'Influenza Aviaria.

Meditae gente, meditate!!

28 marzo 2006

Televisione: pubblica o privata?

Mi piace parlare, fare politica, anche se la politica la odio, non la capisco, ne sono schifata.
Ed oggi parlo di televisione, quella sconosciuta che guardo, se va bene, 4 ore la settimana, tra mezzi programmi e TG e un po' di zapping saltuario.
Anzi, mischio TV e politica, che tanto vanno per la maggiore, in questo periodo pre-elettorale, e dico:

Silvio ha le sue reti private, amate od odiate. Saranno odiate più che amate, ma comunque la Rai non si è mai risparmiata di copiare una serie di programmi proposti da Mediaset. Quando ero piccola avevo addirittura delle amiche che non avevano mai visto alcuni cartoni, perchè trasmessi sulle reti Mediaset, off limits. Questioni di scelte. Io ho sempre guardato Memole e BimBumBam, e ne sono felice.

Lo stato he le sue reti pubbliche, amate. Saranno amate, ma non è che propongano chissà quali programmi altamente culturali, i film iniziamo comunque tardi, per finire ancora dopo (e i bambini che li guardano non vanno a dormire all'orario giusto per la loro età).

La Mediaset, ovviamente, partggia per se stessa.
La Rai, non potendo ovviamente parteggiare per la Mediaset, parteggia per se stessa.

Trovo così stupido che la televisione sia divenuta uno strumento politico! A parte che tutto lo è (e dalla Germania se la ridono, pensando alla nostra disinformazione sugli avvenimenti interni all'Italia, perchè ne sanno più loro su di noi, che noi su noi stessi).

Posto che io di politica non ci capisco nulla, e per me entrambe le fazioni hanno un eguale 50% di meriti e di demeriti, mi dico: perchè devo credere a Mediaset, piuttosto che alla Rai, o viceversa?

Se Mediaset è marcatamente berlusconiana, perchè la Rai deve essere per partito preso antiberlusconiana?
Il mio più grande dubbio, accettando per vero che il nostro Presidente ancora attualmente in carica poco abbia fatto in questi cinque anni, io sono convinta, straconvinta, arcisicura che, se l'8 aprile verrà su la sinistra, dalla Rai non verranno MAI parole negative sul suo governo, qual'ora dovesse essere buono solo a metà.

E mentre Mediaset dirà peste e corna di un governo sinistrorso, nessuno le crederà, e si crederà a quello che dice mamma Rai (sempre presupponendo che ci siano cose negative da dire su un governo Prodi, cosa che non mi sento proprio di escludere a priori!).

Insomma, a me pare un gatto che si morde la coda, e chi ci rimette siamo noi poveri cittadini.
Però dico anche che ce lo meritiamo: perchè noi vogliamo essere presi in giro, vogliamo dare per forza contro la Mediaset e dare ragione alla Rai!

Io non sono filo-berlusconiana, però dico che non essere critici, come si stanno dimostrando gli italiani alla vigilia di queste elezioni, è la base per una dittatura, sia essa nera o rossa!

L'ho visto il primo dibattito Prodi-Berlusconi, e non me la sento proprio di dire che uno sia stato migliore dell'altro, perchè entrambi non hanno risposto alle domande che sono state poste loro (sia che rispettassero i tempi stabiliti, sia che sforassero).

Italiani, smettetela di sognare, smettetela di credere a tutto ciò che vi dicono: nessuno regala nulla, e i politici non rinunciano al proprio benessere per noi. I poveri continueranno ad essere poveri, i ricchi saranno ricchi. E mi sa che i creduloni, pure loro resteranno tal quali sono.

23 marzo 2006

Cacche

Scusate il titolo forte

L'ho sempre detto che le idee migliori vengono al bagno, e se si tratta di cacca sono forse anche più brillanti. Però questa volta la cacca non è la mia, e poco importa chi l'abbia prodotta, ciò che esporrò trascende dall'orifizio da cui uscì.

Mi chiedo come mai la cacca animale faccia meno schifo (sgiai, diremmo qui) di quella umana. In fondo si sa bene che le peggiori epidemie della storia spesso nacquero da cacche infette.
Anche Elio lo sa (si vedano Silos e Cateto, giusto per citarne due) che la cacca fa senso anche solo come nome da pronunciare.
A me, ad esempio, viene il conato quando devo pulire il culetto di un bebè, mentre le cacche di cane in strada non mi fanno alcun effetto. Sarà che non puzzano? E se non puzzano, perchè?

Personalmente non ho mai posseduto un cane cittadino, quindi non ho mai avuto l'onore di raccogliere i suoi escrementi solidi dal marciapiede, ma se ad un padrone di cane dicessero che quella che sta raccogliendo è la cacca di un vecchio, invece che del suo animale, che reazione avrebbe?

Se pestiamo una cacca di cane nel prato, strofiniamo un po' la suola e tutto è presto dimenticato, ma se c'è una cacca nella turca al massimo ci prendiamo la briga di ricoprirla con un fazzolettino, però non credo ci verrebbe in mente di spingerla giù nel buco con il nostro piedino calzato. Perchè?

Se qualcuno ha risposte, per favore, me le dia, poichè mi sento un po' turbata in questo momento...

22 marzo 2006

Carmen

Carmen:
L'amour est un oiseau rebelle
que nul ne peut apprivoiser,
et c'est bien en vain qu'on l'appelle,
s'il lui convient de refuser.
Rien n'y fait, menace ou prière,
l'un parle bien, l'autre se tait:
Et c'est l'ature que je préfère,
il n'a rien dit mais il me plaicirs.
L'amour! l'amour! l'amour! l'amour!

Tous:
L'amour est un oiseau rebelle.

Carmen:
L'amour est enfant de Bohême,
il n'a jamais, jamais connu de loi;
si tu ne m'aimes pas, je t'aime:
si je t'aime, prends garde à toi!

Tous:
Prends garde à toi!
L'amour est enfant de Bohême.

Carmen:
L'oiseau que tu croyais surprendre
battit de l'aile et s'envola ...
l'amour est loin, tu peux l'attendre;
tu ne l'attends plus, il est là!
Tout autour de toi, vite, vite,
il vient, s'en va, puis il revient ...
tu crois le tenir, il t'évite,
tu crois l'éviter, il te tient.
L'amour! l'amour!, lampir, l'amour!

Tous:
Tout autour de toi, vite, vite.

Carmen:
L'amour est enfant de Bohême.
Si je t'aime, prends garde à toi!

Tous:
Prends garde à toi!
L'amour est enfant de Bohême.


Ho anche perso il libro di Artemisia, chissà se lo ritroverò? Cavoli, voglio sapere come va a finire!

17 marzo 2006

Blogioco

Lo so che arrivo tardi, con questo gioco. Che probabilmente ora è già passato di moda. Però mi ha affascinata fin dal primo momento! Si chiama: cos'hai nella borsa. O forse questo è solo il nome che gli ho dato io!
Si tratta di elencare, enumerare, enunciare e chi più n'e- ha piu n'e- metta, gli oggetti contenuti all'interno della mia borsa.

Modello borsa: tracolla grigia, pelosa. Adatta per andare in bici.

Contenuto:
  • portafoglio di jeans nero, con cuore rosso di plastica di Moschino. Sufficientemente kitsch
  • cellulare grigio, nokia, con campanellino "richiama mucche" rosa attaccato. In realtà il campanellino serve a creare imbarazzo nei luoghi in cui si richiede il silenzio
  • carica betterie per cellulare. Oggi è giorno di ricarica!
  • agenda Smemoranda con la copertina nera. Ehi, ma tutti questi colori scuri mi fanno sembrare anche seria e noiosa!
  • pacchetto di fazzoletti acquistato questa mattina dal lavavetri, mentre aspettavo che il semaforo diventasse verde
  • pacchetto di fazzoletti iniziato già presente in borsa, ma di cui ignoravo l'esistenza (ecco perchè ho comprato gli altri)
  • calzino porta cellulare rosa. Immancabilmente mi scordo di metterci dentro il cellulare, che ormai ha il display rigatissimo
  • rotolo di scotch. Può sempre servire, non si sa mai che voglia derubare una vecchietta, potrei legarle i polsi! In realtà la sua funzione primaria è quella di attaccare l'auricolare al cellulare, visto che è rotto
  • chiavi di casa. Portachiavi: tartaruga e pietra verde
  • chiavi della macchina (inutili perchè ho preso la bici). Portachiavi: cordino da collo blu della Eristoff Ice
  • chiavi della bici. Portachiavi: cordino da collo arancione del Dipartimento di Automatica e Informatica
  • chiave dell'ufficio di un professore. Portachiavi: peoloso con testa di Mukka disegnata.
  • chiavi del cancello della sede. Portachiavi: torre Eifelle
  • portamonete blu a forma di gatto: al suo interno cerotti, aspirine e aulin scaduto lo scorso ottobre
  • biro nera
  • biro blu
  • mascara marrone
  • auricolare del cellulare
  • cavetto del lettore MP3
  • catena telefonica dei miei pargoli
  • guanti
  • lettore MP3 marca Sunstech
  • lucidalabbra color lampone con i brillantini
  • depliant riassuntivo sulla Prima Enciclica di Papa Benedetto XVI
  • quadernetto per appunti in carta riciclata con copertina distrutta
  • circolare di co.ca.
  • set di forcine per capelli bianche
  • tau
  • ricevuta di quel cretino del parrucchiere
  • diario delle cefalee: quadernetto dove segno gli attacchi di emicrania. Fortunatamente da un po' di mesi non ne ho
  • notifica di una multa per divieto di sosta. Già pagata (da me). Meno male!
  • due tappi di bottiglie dell'acqua per la raccolta della Caritas
  • 50 centesimi (ora li metto nel portafogli!)
E gli ospiti del dopo pranzo:
  • trousse con dentifricio, spazzolino e deodorante
Ma come faccio ad avere tutta questa roba in una borsa di dimensioni 25x20x4 circa?
Non mi stupirei se ne uscisse il classico appendiabiti, la lampada e tutte quelle altre belle cose della signora (nonchè presunta inventrice di questo giochino) Mary Poppins!

14 marzo 2006

Tra politica e realtà

Oggi si ricordano spesso le guerre sante intraprese dalla Chiesa secoli e millenni or sono, in onore di cause onorevoli, in onore di Dio. Abbiamo conquistato popoli per civilizzarli, per renderli migliori, talvolta con la forza, ma per il loro bene, perchè noi custodivamo la verità. E come un genitore può obbligare il proprio figlio ad un certo comportamento per un bene superiore, che lui ancora giovane non può capire, così fece la Chiesa nei confornti dei primitivi.

Fra qualche secolo si parlerà delle guerre sante di Bush, che, in nome della giusta Democrazia che vuole a tutto il mondo far conoscere combatte, occupa terre, uccide persone. I suoi militari saranno i martiri del nuovo millennio, così nei templi sacri dedicati al profeta Bush, invece dei cuori d'argento ci saranno proiettili miracolosi, invece delle reliquie, qualche elmetto.

Fonte: il TG di ieri sera.

Forse dovrei gridare al miracolo, perchè mi è apparso Bush che diceva di voler esportare la Democrazia?

Quesito: quando morirà faranno gli striscioni con la scritta "santo subito"?

13 marzo 2006

Il Papiro di Artemidoro

Ovvero: dell'installazione a Palazzo Bricherasio e dell'arte in generale


Se nel XXI secolo mettiamo in mostra briciole di papiro, mummie e pestelli da scriba dei primi secoli a.C., tra una trentina di secoli che mostre si faranno?
Senza dubbio ci sarà una teca destinata ai bigliettini passati sottobanco contenenti soluzioni a compiti di matematica, o letterine d'amore non confessato, o caricature di professori. Magari una forchetta di plastica priva di due rebbi avrà un piedistallo nel bel mezzo di una sala tutta dedicata a lei e alla sua storia. Chissà, ci saranno i cappellini cinesi con ventilatore integrato catalogati in serie e sicuramente anche un floppy disk avrà il suo posto d'onore.
Certo non saranno mostre originali ed interessanti come quelle archeologiche, visto che l'attuale arte contemporanea prevede già di mettere in mostra i bidoncini in cartone del detersivo, piuttosto che abiti smessi ridotti a stracci e sedie in legno a testa in giù.
No, nel futuro non potranno essere originali, e questo è un peccato.
Però è probabile, vista l'attuale tendenza alla specializzazione, che nasceranno università specifiche sui costumi di questi decenni a cavallo tra il 1900 e il 2000: magari ci sarà una laurea in Ingegneria dei Mezzi di Comunicazione Antichi, o in Scienze dell'Arte delle Materie derivate dal Petrolio.

Una curiosità però c'è, e sicuramente rimarrà inalterata anche in futuro: come la maggior parte dei reperti che ci giungono dall'antichità sono stati trovati nei rifiuti, così faranno i futuri archeologi con ciò che riguarda la nostra contemporaneità. E con grande fortuna, dato che quasi tutto ciò che usiamo noi non è biodegradabile!

Nota: la mostra sul Papiro di Artemidoro è molto interessante. Un accenno particolare va fatto al filmino altamente didattico e teatrale della sala in cui è esposta la mummia! Però mi sorge un dubbio: se i papiri, anche i più preziosi, per lo meno ai nostri occhi, venivano usati per risuolare le scarpe delle mummie, per cosa sarà usata la carta dei nostri libri? Siccome ne ho terrore, quasi quasi smetto di leggere e soprattutto di scrivere...

10 marzo 2006

Quando saremo veramente Europa

Ovvero: ode al suonatore di violino

Sentirò che Torino è veramente europea quando ci saranno i musicisti sotto i portici, nelle piazze, nei parchi.
Sentirò che Torino è come Parigi, come Danzica, come Colonia o Copenhagen quando non soltanto bambini zingari suoneranno la loro fisarmonica per sopravvivere, ma quando studenti del conservatorio si eserciteranno, dilettando e commovendo i passanti. Quando dei giovani si pagheranno le vacanze in giro per l'Italia suonando la chitarra, il sax, l'arpa, nel quadro barocco dei portici torinesi, sotto la Mole, con le colline verdi come sfondo.

E ringrazio il vecchio suonatore di violino che tutti i mercoledì, seduto su un cubetto di cemento in V. Roma, mi saluta con il suo "buona sera biciclista!" e suona, e suona. Il vecchio suonatore di violino che trovi nei locali a farti la serenata, lui che se gli dai un euro te ne chiede due, lui che ti fa un sorriso sempre.

Quest'aria fresca e primaverile che soffia da ieri mi fa venire in mente davvero la romantica Parigi, lo sguardo del suonatore di viola con gli occhiali, il sorriso compiacente. Mi ricorda le sorelline bionde nella piazza di Cracovia, col violino; i suonatori di tromba che ho visto durante le settimane olimpiche alla stazione.

Suona, Torino, suona con passione, se vuoi diventare Europa!

08 marzo 2006

Diamoci un taglio

Oggi ho la forza emotiva per parlarne.
Ieri sono andata a dare "una leggera spuntatina ai capelli".
Dopo un'oretta la mia chioma fluente, che tirata arrivava a metà schiena, era diventata una non ben definita pettinautra anni 80, come ancora se ne vedono sulle teste dell donne tedesche di quell'epoca (d'altronde che i tedeschi siano fedeli ai propri affetti è risaputo!).
Il Grande Maestro, Lui, che ha la sua foto accanto a quella di Jean Loius David; Lui, che insegna il suo Taglio In 5 Mosse soltanto ai parrucchieri professionisti; Lui, che ha vinto concorsi su concorsi, copiato ed ammirato da stlisti internazionali del capello; Lui, proprio Lui, ha prodotto un'orribile informità sulla mia testa.
Nell'attesa che ricrescano vado in giro in fusò e maglioni taglia extralarge alla ricerca delle migliori discoteche che ripropongono la Febbre del Sabato Sera!

06 marzo 2006

Tregua olimpica?

Si è mai visto, prima della glaciazione, prima del buco dell'ozono, prima delle polveri sottili, forse persino prima dell'influenza aviaria che a marzo gli alberi continuino a perdere le foglie secche? Forse anche l'autunno partecipa alla tregua olimpica, qui a Torino! (ho la concessione dell'autore di questa seria riflessione per potermene appropriare nel mio blog)
Ebbene, qui è così, in quest'angolo sperduto del Politecnico, la quercia su cui si affaccia la mia finestra offre un macabro spettacolo autunnale, con foglie e frutti secchi penzolanti, che sembra uno spettrale albero di natale lasciato in decadenza.
Oggi c'è pure vento, e le foglie vengono romanticamente sospinte a volteggiare nell'aere, entrano dalla finestra socchiusa, formano un leggero tappeto sul selciato.
Che posto meraviglioso il Poli: qui accadono cose fuori da ogni ricerca scientifica!
Magari però domani mi faccio dare una scala e dò una potatina ai rami, così la finisco di sognare di mondi fantastici e lavoro seriamente!!

01 marzo 2006

Alla turca maniera

La turca, che bella invenzione!
basta guardarla: anche se sembra sempre sporca (ed in realtà probabilmente anche lo è), è più igienica del normale water europeo (me se la Turchia entrerà a far parte dell' EU come risolveremo la lotta water vs turca?). D'accordo, quella pedana è sempre nera, chè andandoci sopra con le scarpe zozze, siccome è bagnata da sciacquone ed altri liquidi, rimane impiastricciata, però almeno sai che l'unica parte di te che la tocca sono proprio le suole delle scarpe!
Per non parlare dei benefici della posizione che richiede di assumere: così accovacciati è molto più facile svuotere l'intestino, è fisicamente indiscutibile! Oltretutto si partica lo stretching del polpaccio, allungando i tendini, che altrimenti restano corti e goffi.

Altro che spendere euri ed euri in palestra: usiamo tutti la turca!!

Però devo spiegare una cosa a certe signorine: per un corretto uso della suddetta il vostro culetto d'oro deve essere rivolto in direzione del buco, perchè noi non siamo maschietti, che, facendo pipì all' impiedi si girano con la canna verso il buco. Diversamente creerete un'antipatica pozzetta proprio fuori dai limiti della ceramica che viene ripulita dallo sciacquone!

E buona plin-plin a tutti!!