29 settembre 2005

Crisi d'identità professionale

A conferma del fatto che il mio lavoro è pressochè inutile c'è l'affermazione di uno dei miei indiani, "se mi avessi cercato tu la casa sono sicuro che non avrei perso così tante belle opportunità!". A quel punto sono stata disarmata: è il mio lavoro!! Non cercare case, non lavoro in un'agenzia immobiliare (e magari, lì fanno i meeting aziendali con tanto di passeggiata sui carboni ardenti per stimolare lo spirito di gruppo!), ma occuparmi del gruppetto di indiani che attualmente lavora col mio capo. Da quando mettono piede in Italia, anzi, da prima, tengo i contatti con loro, amorevolmente mi informo dei loro spostamenti, dei visti e permessi di soggiorno vari, li aspetto sotto la neve per 3 ore in stazione quando perdono il treno, mi faccio anche fregare il portafoglio da due zingarelli per prestare attenzione che i nuovi arrivati non vadano a finire sotto una macchina...e poi non sanno che io sono qui per loro?? Che tristezza. Non è per bontà se mi offro di accompagnarli in questura per rinnovare un po' più rapidamente il permesso di soggiorno, ma semplicemente per svolgere il mio lavoro, già che non c'è null'altro da fare!
Meditate tutti quanti sul vostro futuro lavorativo; meditate sulla scelta di andare all'università e, con le vostre tasse, pagare lo stipendio ad una povera fanciulla con crisi d'dentità professionale come me...

28 settembre 2005

Incinta di 3 gemelli,aborto per uno

Il giudice: è depressa, solo 2 figli

Non poteva avere figli, ma un bebè lo desiderava tanto. Così si è rivolta a un centro per la procreazione assistita e dopo essersi sottoposta alla fecondazione in vitro, è rimasta incinta di tre gemelli. Da allora, però, la donna ha cominciato ad angosciarsi per il timore di perderli fino a entrare nel tunnel della depressione. Così il giudice ha deciso per l'embrioriduzione. La donna, una 26enne di Palermo, disoccupata, avrà solo due figli.
Dopo la sentenza di un giudice del Tribunale di Cagliari, è stato eseguito un intervento di embrioriduzione, procedimento che è vietato in Italia dalla nuova legge (art. 14 comma 4) sulla procreazione assistita, con le sole eccezioni previste dalla legge 194 sull'interruzione della gravidanza. Nessun problema per gli altri due gemellini.
La giovane mamma era entrata in uno stato ansioso depressivo (certificato dalla clinica psichiatrica dell'università di Palermo) dopo essere stata informata dai medici dei rischi materni e fetali di una gravidanza trigemina. La legge sulla procreazione medicalmente assistita obbliga, infatti, il medico all'inseminazione di 3 ovociti e al contemporaneo trasferimento in utero degli eventuali 3 embrioni ottenuti, vietando la crioconservazione.
Nel caso di una donna giovane questo significa ottenere con molta probabilità tre embrioni. La donna ha cominciato a documentarsi sull'embrioriduzione che viene effettuata all'estero e alla fine ha deciso. Se non fosse stato possibile l'intervento, la giovane avrebbe optato (questo è consentito in Italia) per l'interruzione di tutti e tre i gemelli.
Dopo aver saputo che è qualche settimana fa per una gravidanza gemellare spontanea, era stato eseguito a Cagliari un intervento di embrioriduzione, si è rivolta al primario ginecologo dell'ospedale Microcitemico per chiedere l'aborto selettivo per grave stato ansioso depressivo. Un'altra donna infatti aveva eseguito l'operazione dopo che, incinta di due gemelli, aveva scoperto che uno era sano e l'altro era malato di betatalassemia. Il primario si è quindi detto pronto ad eseguire il nuovo intervento se avesse dato parere favorevole il giudice competente.
Così la donna ha presentato un'istanza al Tribunale civile e il giudice della sezione Persone e famiglia, Emanuela Cugusi, l'ha accolta, accertando la sussistenza di una "situazione di pericolo imminente e irreparabile e di un serio danno per la salute della ricorrente che deve essere evitato" mediante la prestazione sanitaria richiesta.


Questo articolo mi ha lasciata di pietra...

La poesia che ha indirizzato la mia vita

George Gray

I have studied many times
Tha marble which was chiseled for me -
A boat with a furled sail at rest in a harbor.
In truth it pictures not my destination
But my life.
For love was offered me and I shrank from its disillusionment;
Sorrow knocked at my door, but I was afraid;
Ambition called to me, but I dreaded the chances.
Yet all the while I hungered for meaning in my life.
And now I know that we must lift the sail
And catch the winds of destiny
Wherever they drive the boat.
To put meaning in one's life may end in madness,
But life without meaning is the torture
Of restlessness and vague desire -
It is a boat longing for the sea and yet afraid.

Edgar Lee Masters
E mi scuso con chi non sa l'inglese, ma non potevo snaturare la bellezza di queste parole con una traduzione, per quanto perfetta: perchè ognuno deve sentirle proprie secondo la propria natura!

27 settembre 2005


Quello che non si riesce a dire con le parole spesso resta nel cuore...facciamolo uscire!