24 febbraio 2006

Olympicla

Come fai ad essere puntuale quando V. Nizza, da V. Tepice a V. Biglieri, è un susseguirsi compatto ed immobile di 20 pullman?
Non puoi.

E almeno questa volta ho l'alibi!

22 febbraio 2006

Risolvi il quesito

Mi pare di essere dentro a Cluedo, anche se non è (ancora??) morto nessuno.

Ho due indizi a mia disposizione:
1. un computer protetto da password
2. un numero di carta di credito.

Il computer protetto da password è il mio, la carta di credito no.

Era una mattina come tante, forse un po' uggiosa, La Cla si accingeva a ricaricare il proprio telefono cellulare compiendo alcune banali azioni, già ripetute più volte. Accendeva il computer, cliccava sulla piccola iconcina rossa che si trova in basso a destra sul desktop, per accedere direttamente alla propria pagina personale, vi eccedeva: CIAO LA CLA, diceva l'intestazione della pagina.
Siccome La Cla è un po' smemorata non si ricordava che per caricare il telefono ci vuole la carta di credito, e lei non ce l'ha, quindi faceva tutte le operazioni, sceglieva il taglio di ricarica che preferiva, fin quando, al momento di pagare, le compariva questa schermata:






Metodo di pagamento
Metodo di pagamento scelto: Carta di credito

Circuito: Visa

Numero di carta di credito: ************XYZK





La Cla non sapeva più che fare: era sbalordita!
Chi mai era entrato nel suo computer* e aveva salvato i dati della propria carta di credito nella sua pagina?
La Cla domandava in giro ai colleghi, ma sembrava proprio che quella carta di credito non appartenesse a nessuno, nessuno la reclamava, tutti le consigliavano di ricaricarsi il telefono (forse proprio perchè non avevano la classica coda di paglia?), tutti, tranne uno...l'ing. "Sono il più figo del mondo e tu soltanto una segretaria" (e chiamami pure segretaria, se ti fa piacere!).
Da qui in poi è giallo! La Cla decide di non ricaricarsi il telefono, ma nemmeno cancella i dati, così se qualche altro ficcanaso vorrà accedere al suo computer potrà ricaricarsi il telefono con i soldi di nessuno...o si tratta di un clamoroso caso di comunismo al 100%, in cui la carta di credito di una persona, è la carta di credito di tutti?
Allora forza e coraggio, chi ha un telefono vodafone mi dia il numero, che si possono fare ricariche fino a 150 euro!

(*quando si assenta dalla sua postazione, La Cla mette sempre il computer in modalità standby)

13 febbraio 2006

Queste olimpiadi

Ben arrivati! Torino 2006 è qui e la sto vivendo!

Stranamente le strade sono vuote, in questo angolo di siti olimpici, si trova parcheggio sotto casa, le corsie preferenziali che hanno diviso a metà Via Nizza e Via XXmiglia non creano ingorghi, splende il sole!

Ora si potrebbero scrivere un sacco di cose sulle olimpiadi, ma non voglio cadere nella banalità, o nei luoghi comuni, quindi mi riservo di scrivere quello che mi piace e non mi piace di questi XX Giochi Invernali!







Mi piace

  • la metro, anche se è solo una mezza linea e ancora non funziona troppo bene
  • vedere gli stranieri in giro per Torino
  • sapere che ora per il resto del mondo non siamo più soltanto la città della Fiat
  • che ci siano i pullman tutta la notte
  • come hanno rifatto lo stadio del Grande Torino e il Palavela
  • che tutti gli amici/conoscenti che abitano fuori Torino mi chiedano informazioni sulle Olimpiadi (che spesso non so dare...)
  • Non mi piace

  • pensare che le bandiere color rosso Pechino che agghindano la città siano costate 450 euro l'una
  • pensare che le bandiere siano rosso Pechino per una questione politica, visto che il colore dell'Italia sarebbe l'azzurro...
  • la scultura d'erba a forma di pattini da ghiaccio che mi hanno messo sotto casa
  • che abbiano chiuso il sottopasso del Lingotto
  • la montagna a forma di dente di ghiaccio che hanno messo in Piazza Solferino



  • E visto che c'è sempre chi sa dire qualcosa in più, segnalo questo link (anche se, pur ritrovandomi in tante descrizioni del Torinese medio, ritengo che alcune esagerazioni ci siano...ma forse, almeno in questio giorni di sogni olimpici, "pisciare lungo" va bene!)

    http://www.suzukimaruti.it/index.php/2006/02/12/effetti-olimpici-e-tempi-torinesi/

    08 febbraio 2006

    Ubi maior...

    Come ci si sente diversi ad un meeting della Microsoft nella Sala Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino.
    La telefonata del capo è stata perentoria: tutti i presenti in laboratorio DEVONO presenziare a questa riunione (siamo in 4), perchè la sala è mezza vuota e non ci possiamo fare questa figuraccia!
    Il tutto è iniziato quando un personaggio non meglio identificato ha fatto irruzione in laboratorio uelando a squarciagola (modello strillone che vende i giornali nei fumetti) che stava per iniziare una "pubblicità" della Microsoft, PER CHI FOSSE INTERESSATO.
    Ho pensato che non lo ero.
    Poi la tenefonata , ed il panico si impossessa del collega responsabilizzato dal fatto di aver sentito la voce del boss direttamente nelle proprie orecchie: si parte, TUTTI! Sembra quasi che dobbiamo correre in un rifugio antipanico. Presto!
    Aspettami, che non so dov'è questa Sala Consiglio di Facoltà!
    Mentre percorriamo il corridoio mi assale il terrore: IO SONO DIVERSA!
    Lo so che là dentro saranno tutti agghindati come i Signori Grigi...
    Varchiamo la soglia, sento una voce calma, da microfono, provenire da dentro la sala. Mi sento fuori luogo, imbarazzata: ecco gli ingegneri di domani, maglioncini che vanno dal blu al nero, al grigio, all'azzurro carta da zucchero, al verde marcio
    , al marrone lange. Occhiali dalle montature metalliche color argento o nere. Capelli corti, ordinati, pochi. Silenzio, compostezza.
    Al seguito ci sono io, che già entro in ritardo, a conferenza iniziata, quando tutti sono già seduti, con la mia nube di capelli scomposti, gli occhialid alla spessa montatura giallo limone, il maglione a righe fuxia e verdi. La risata pronta, mentre confabulo con Karthik e Suresh, che poco o nulla capiscono della lingua italiana; il quadernetto degli appunti e la penna che scorre veloce, distraendo anche il collega responsabilizzato e responsabile.
    Ho il benestare per tornare al lavoro. Vado.
    Ma a scrivere questo post...mica sono un ligio esemplare di ricercatore da laboratorio, io!

    Cosa ho imparato a questa conferenza:
    Che in Italia nasce un nuovo blog ogni sei secondi e che questo nuovo metodo di comunicazione rende difficile la distinzione tra editori e lettori...o forse voleva dire tra editori e scrittori? mistero...