29 settembre 2005

Crisi d'identità professionale

A conferma del fatto che il mio lavoro è pressochè inutile c'è l'affermazione di uno dei miei indiani, "se mi avessi cercato tu la casa sono sicuro che non avrei perso così tante belle opportunità!". A quel punto sono stata disarmata: è il mio lavoro!! Non cercare case, non lavoro in un'agenzia immobiliare (e magari, lì fanno i meeting aziendali con tanto di passeggiata sui carboni ardenti per stimolare lo spirito di gruppo!), ma occuparmi del gruppetto di indiani che attualmente lavora col mio capo. Da quando mettono piede in Italia, anzi, da prima, tengo i contatti con loro, amorevolmente mi informo dei loro spostamenti, dei visti e permessi di soggiorno vari, li aspetto sotto la neve per 3 ore in stazione quando perdono il treno, mi faccio anche fregare il portafoglio da due zingarelli per prestare attenzione che i nuovi arrivati non vadano a finire sotto una macchina...e poi non sanno che io sono qui per loro?? Che tristezza. Non è per bontà se mi offro di accompagnarli in questura per rinnovare un po' più rapidamente il permesso di soggiorno, ma semplicemente per svolgere il mio lavoro, già che non c'è null'altro da fare!
Meditate tutti quanti sul vostro futuro lavorativo; meditate sulla scelta di andare all'università e, con le vostre tasse, pagare lo stipendio ad una povera fanciulla con crisi d'dentità professionale come me...