28 settembre 2005

Incinta di 3 gemelli,aborto per uno

Il giudice: è depressa, solo 2 figli

Non poteva avere figli, ma un bebè lo desiderava tanto. Così si è rivolta a un centro per la procreazione assistita e dopo essersi sottoposta alla fecondazione in vitro, è rimasta incinta di tre gemelli. Da allora, però, la donna ha cominciato ad angosciarsi per il timore di perderli fino a entrare nel tunnel della depressione. Così il giudice ha deciso per l'embrioriduzione. La donna, una 26enne di Palermo, disoccupata, avrà solo due figli.
Dopo la sentenza di un giudice del Tribunale di Cagliari, è stato eseguito un intervento di embrioriduzione, procedimento che è vietato in Italia dalla nuova legge (art. 14 comma 4) sulla procreazione assistita, con le sole eccezioni previste dalla legge 194 sull'interruzione della gravidanza. Nessun problema per gli altri due gemellini.
La giovane mamma era entrata in uno stato ansioso depressivo (certificato dalla clinica psichiatrica dell'università di Palermo) dopo essere stata informata dai medici dei rischi materni e fetali di una gravidanza trigemina. La legge sulla procreazione medicalmente assistita obbliga, infatti, il medico all'inseminazione di 3 ovociti e al contemporaneo trasferimento in utero degli eventuali 3 embrioni ottenuti, vietando la crioconservazione.
Nel caso di una donna giovane questo significa ottenere con molta probabilità tre embrioni. La donna ha cominciato a documentarsi sull'embrioriduzione che viene effettuata all'estero e alla fine ha deciso. Se non fosse stato possibile l'intervento, la giovane avrebbe optato (questo è consentito in Italia) per l'interruzione di tutti e tre i gemelli.
Dopo aver saputo che è qualche settimana fa per una gravidanza gemellare spontanea, era stato eseguito a Cagliari un intervento di embrioriduzione, si è rivolta al primario ginecologo dell'ospedale Microcitemico per chiedere l'aborto selettivo per grave stato ansioso depressivo. Un'altra donna infatti aveva eseguito l'operazione dopo che, incinta di due gemelli, aveva scoperto che uno era sano e l'altro era malato di betatalassemia. Il primario si è quindi detto pronto ad eseguire il nuovo intervento se avesse dato parere favorevole il giudice competente.
Così la donna ha presentato un'istanza al Tribunale civile e il giudice della sezione Persone e famiglia, Emanuela Cugusi, l'ha accolta, accertando la sussistenza di una "situazione di pericolo imminente e irreparabile e di un serio danno per la salute della ricorrente che deve essere evitato" mediante la prestazione sanitaria richiesta.


Questo articolo mi ha lasciata di pietra...

1 Comments:

  • At 01:03, Anonymous Anonimo said…

    Perchè non gli muoiono anche gli altri due?
    Non merita il titolo di madre.
    Ma che razza di mostro è?
    Ha deciso chi doveva vivere?
    Come guarderà gli altri due senza rimpianto? Senza dirgli che gli ha ucciso premeditatamente un fratello?
    La scusa dei soldi,dell'esaurimento 2 o 3 per mangiare non ci sono problemi, ma che schifo!
    Tagliate le tube a questi orribili esseri.
    Se questa la chiamiamo evoluzione... facciamo partorire futuri malati,che prenderanno coscienza di essere stati allevati da mostri, perchè queste persone non hanno umanità, oltre che nulla di materno!
    Mi auguro che qualcuno faccia sapere ai tuoi figli che razza di essere sei e che ti sputino in faccia.
    E quando gli dirai che non avevi scelta, tuo figlio si chiederà, sono vivo per miracolo!
    La natura aveva disposto bene, "non poteva avere i figli" e invece si forzano le porte per puro egoismo ed ecco il risultato, non sarà mai la madre di nessuno.
    Piangerai per il bimbo che hai ucciso, altro che esaurimento! Tutti questi servizi chiamati "sociali" ma che razza di presupposti ci possono essere nel lasciargli crescere 2 figli quando ne uccide uno per convenienza?
    E magari li togliete a mamme che muoiono di dolore solo perchè non hanno di che vivere.
    Per la salute della paziente... ma fatemi il piacere e gli altri due gli daranno meno da fare? Che ipocriti che siete!
    Provo disgusto per quella società che sostiene e compie questi omicidi premeditati!

     

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