03 maggio 2006

E corre, corre, corre sembra quasi cosa viva...

Il tema treni e pulizia è già stato toccato svariate volte e da voci sicuramente più illustri della mia.
Io non ho mai viaggiato accanto ad una piattola, al massimo mi sono seduta davanti alla porta del cesso perchè non c'erano altri posti dove passare la notte.
Ho viaggiato al freddo e al caldo eccessivi, ho provato schifo nel dovermi accostare ad un vetro che sembrava unto dai famosi untori del Manzoni, mi sono lavata le mani "a secco", perchè c'era il sapone liquido, ma non l'acqua.
La cosa che però mi ha sempre incuriosito maggiormente riguarda l'odore tipico dei treni. Non so descriverlo, c'è chi dice che sia il disinfettante che usano...ma allora li puliscono (cioè, non si innesca un processo di autopulitura per disperazione)?
Fatto sta che quest'odore è disgustoso e se capita di viaggiare per più di due ore pervade le narici come qualsiasi altra nefasta puzza, che poi te la senti addosso e ti convinci di essere tu ad emanarla.
Quest'odore si trasforma prontamente anche in gusto se ti appisoli: è strano! Se stai sveglio senti l'odore, nei lunghi viaggi, ma se dormi lo gusti anche, ti prende alla gola, te la secca e ti sembra di aver mangiato immindizia.
E adesso hanno anche messo l'aria condizionata obbligatoria: finestrino bloccato, vietato arieggiare il locale.

E' vigliacco l'odore dei treni:
ti assale mentre dormi
peggio di qualsiasi nemico,
peggio di un vile assassino.

Per combatterlo efficacemente consiglio:
  • organizzare una grigliata di maiale (o di pollo se ci sono partecipanti musulmani) e verdure in ogni vagone
  • rubare la borsetta alla vecchia e spruzzare abbondantemente il suo profumo borotalcato in giro
  • togliersi in massa le scarpe (mi pare che l'odore di piedi sia migliore)
Ed ora buon viaggio!