Igiene pubblica

Le avventure della Cla l'hanno portata in quel di Pavia.
Pavia è una bella città, ma non è questo che ha in particolar modo colpito la nostra eroina, bensì un albergo, quello della stazione, più di preciso.
La Cla, accompagnando le colleghe a depositare i bagagli, sperava di poter usufruire di una toilette e, poichè non le è stato possibile intrufolarsi in una camera per la quale non pagava il pernottamento (e quindi, evidentemente, nemmeno l'uso della carta igienica), ha chiesto al gentile, nonchè molto spiritoso receptionist, se la struttura fosse dotata di un bagno con libero accesso al pubblico non pagante.
Il bagno c'era. La vescica della Cla quasi al colmo della capienza.
Il bagno era ben curato ed in particolare aveva, a far bella mostra di sè, piegato ed immacolato, un asciugamano di spugna per il bidè.

La Cla si domanda: chi mai, nel bagno comune di un albergo si azzarderebbe ad utilizzare un asciugamano per farsi il bidè?
Capisco essere premurosi...ma quando è troppo è troppo!