19 ottobre 2006

Incapace di non pensare

Vago in un mare senza fine, e vedo solo l'orizzonte.
Orizzonte frastagliato, o teso come una corda, orizzonte sereno o grigio e minaccioso.
Vago e non so se ho una nave, se c'è un'ancora da sollevare, un porto da cui salpare, o se sempre resterò a vagare, senza una meta, in attesa che la follia mi rapisca, o che si smuova tutto da sè.
Questo è il problema di troppo riflettere, di troppo ragionare: che è più difficile arrivare ad una conclusione, cercando di capire cosa è bene e cosa è male, cosa è volere e cosa capriccio.
Questo è il problema di aver paura del vuoto,
voler mettere radici, ma sentire una spinta alla fuga quasi costante.
Sentire il richiamo dell'avventura e aver paura di aver sentito male.
Avere un cuore e non volerlo azzittire.

Assurdo, se penso alla mia indole impulsiva.
Comprensibile, pensando a quanto sia attratta e repulsa dagli opposti, sempre.

4 Comments:

  • At 21:59, Blogger mufenete said…

    "Comprensibile, pensando a quanto sia attratta e repulsa dagli opposti, sempre".

    Davvero bello quello che crivi.
    Complimenti.

     
  • At 23:33, Anonymous Anonimo said…

    Negli ultimi tre post ti leggo diversa dal solito. Che dire, i momenti no capitano. Capitano giorni e anche mesi no. Devi fare una scelta e sei indecisa? Non preoccuparti pensa e ripensa e poi magari agisci d'istinto. Nessuno puo dirti cosa è giusto e cosa no. Se posso darti un consiglio metti sempre te stessa al primo posto.

     
  • At 15:26, Anonymous Anonimo said…

    ...pensa che strano miles...io avrei detto il contrario....lascia scegliere al cuore, all'istinto, che se sbagli almeno puoi prendertela con la tua indole passionale. Se scegli di testa con chi te la prendereai?
    I capricci ci fanno sentire vivi!
    E poi sei una donna il troppo ragionare è innato...
    Baci
    Misspulp

     
  • At 10:54, Blogger la*cla said…

    già...il troppo pensare!
    vedremo, vedremo

     

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