04 ottobre 2005

I dentisti non son poeti

Visto che questo Blog si intitola Tra poesia e realtà, cercherò di spiegare poeticamente un fatto della realtà di tutti i giorni di molti di noi.
Ormai credo di essere sulla strada dell'età adulta, perchè un tempo di queste cose sentivo parlare soltanto i miei genitori, io me ne sentivo esclusa ed ero felice. Anzi, generalmente erano discorsi che trovavo sempre abbastanza disgustosi, perchè fatti durante i pasti, momento in cui la famiglia si ritrova e racconta gli avvenimenti della giornata. Purtroppo, però, a causa di sogni ripetuti e non proprio allegri, per me quest'argomento è sempre stato ostico.
Ciò di cui parlo sono i denti e tutti i problemi ad essi legati.
Questa mattina mi sono svegliata all'alba per andare dal dentista dall'altra parte della città, sfidando il primo traffico del mattino, addormentato ed isterico. La pioggia aiutava l'umore di tutti, già nero, quando uno si sta recando in ufficio, ed i furbetti che cercano di superare da ogni lato, che passerebbero pure sopra la mia piccola cinquecento se solo avessero le gadget gambe!! Finalmente giungo allo studio medico, sbrambillo (che bel termine di nuova acquisizione!!) e parcheggio proprio sotto il portone. Dopo una lunghissima attesa finalmente entro nella sala delle torture: immaginatevi un extraterrestre che dovesse vedere uno studio dentistico: lettino verde acqua con trapani di diverse dimensioni in bella vista...per un attimo, quando mi sono seduta, ho atteso che delle cinghie mi immobilizzassero polsi e caviglie, e mi sono anche un po' stupita che ciò non accadesse.
Il dottore tira su la mascherina, scarta lo specchietto e mi dice di aprire la bocca. Ho paura. So già che c'è qualcosa che non va...
"Penso che dovremo devitalizzare il dente", dice con noncuranza, ed è proprio questo dare per naturale la cosa che mi lascia di stucco.
Io sono abbastanza maniaca della pulizia dei denti, e quindi ogni volta che mi viene trovata una nuova carie soffro moltissimo, ma addirittura la devitalizzazione!!! Credevo che fosse un processo attuabile solo dopo una certa età, diciamo dopo i 40 anni. Pensavo che la giovinezza mi rendesse inattaccabile da questi processi di degrado fisico... ed invece non è così!!
Però questo suo dirlo in tutta serenità mi ha scosso: solo perchè di denti ne abbiamo tanti non significa che sia una cosa normale! Se un chirurgo mi avesse detto di dovermi amputare una gamba sarebbe stato simile, per me, l'effetto, anche se di gambe ne abbiamo 2 e di denti 30 in più!